joomla stats

Articoli con TAG: ascolto

Le punte

Accoppiano il punto dell’apparecchio che vi poggia sopra e disaccoppiano (in modo dipendente dalla rigidità e dai modi di vibrazione dell’apparecchio) tutto il resto… Le punte non fanno quasi mai bene e fanno invece quasi sempre male, a causa del disaccoppiamento della superficie inferiore, che la presenza delle punte nel ruolo di elementi di appoggio mette in condizione di vibrare con uno smorzamento inferiore rispetto all’uso di feltri o gommini. L’unica situazione nella quale i miglioramenti “percepibili” all’ascolto possano derivare da effettivi miglioramenti fisici (e non da normalissimi effetti psicoacustici), riguarda giradischi, diffusori molto leggeri ma con woofer grandi (caso [...]

Mito e realtà dei cavi di collegamento nei sistemi hi-fi

Di Renato Giussani e Enzo Messina Negli anni 2000, fra gli appassionati, si continua ancora a discutere su quali siano i cavi più adatti a collegare i propri apparecchi hi-fi. Dando naturalmente per scontato che i cavi stessi possano essere in grado, per loro natura, di operare equalizzazioni del segnale paragonabili a quelle dei controlli di tono presenti sugli amplificatori di lontana e ormai quasi mitica memoria. Uno degli argomenti più gettonati è il cercare di stabilire, attraverso una semplice prova di ascolto, se questo o quel cavo sia più o meno adatto a garantire che il suono globalmente fornito [...]

Importanza della Distorsione (?)

Le misure di distorsione delle testine, anche di quelle che hanno reputazione ottima, mostrano spesso valori superiori al 2%. La distorsione delle casse acustiche, anche di quelle che hanno reputazione ottima, specie alle basse frequenze supera anch’essa molto spesso almeno l’1%. Quale che sia il metodo impiegato per misurarla, la distorsione influisce realmente sull’ascolto, e anche molto, solo quando supera il 3%. Nel caso dei diffusori acustici si tratta poi quasi sempre di picchi di distorsione causati da rattling, break-up non controllati, risonanze a spillo, vibrazioni anomale dei mobili, guasti e/o rotture… Non condizioni di funzionamento “normali” per sistemi di [...]

Doug Sax degli Sheffield Lab e le ESB 7/06

Doug Sax è il fondatore della Sheffield Lab (Casa discografica responsabile di molte fra le migliori registrazioni Direct-To-Disc esistenti, oggetto di culto da parte degli audiofili di tutto il mondo) Dopo una visita al Winter CES (Consumer Electronics Show) tenutasi a Las Vegas a gennaio 1983 così si esprimeva dalle pagine di the abso!ute sound. Doug Sax on the Loose at CES Dear Harry: have just returned from CES In Vegas and I thought you and your readers might like to have an insider’s view of the show. In light of the economic conditions would strongly urge the CES to [...]

Dinamica

Purtroppo moltissimi audiofili del nuovo millennio effettua molti dei suoi ascolti con gli ampli finali funzionanti spesso in saturazione (o “clipping”). Basta solo questa circostanza per giustificare ampiamente le differenze di suono che quasi tutti sentono chiaramente anche fra amplificatori che, sulla base delle rilevazioni strumentali effettuate a 1 Watt, non dovrebbero presentarne alcuna. Come molti ormai sanno bene, io per pilotare le mie GR NPS-1000 Classic uso da molto tempo solo amplificatori di potenza molto elevata. E il motivo non risiede certo nella voglia di ascoltare ad un “volume” molto forte, anche perché io viceversa prediligo ascolti a livello [...]

Dal vivo

Vorrei trasferirvi una considerazione che potrebbe piacere particolarmente al mio amico fotografo e audiofilo Piero Rossi: Alcune sere fa sono stato ospite ad una cena Fortis (orologi) a BaselWorld e, mentre tutti mangiavamo e parlavamo amabilmente, un gruppo di musicisti ci ha allietato con pianoforte, violoncello, basso e canto. Buona musica da camera… Ebbene, dopo tanti ascolti fatti sia pure con molte casse e impianti di ottima qualità, ho riassaporato una volta di più le sensazioni uniche dell’ascolto dal vivo. La sensazione che provavo era simile a quella che provo tuttora quando tolgo gli occhiali. Anche se si tratta di [...]

Fase

A proposito delle prove di ascolto volte a dimostrare la sensibilità del nostro udito alla fase: “…Fermo restando che durante il transitorio attivato nell’ambiente dalla interazione fra il campo acustico preesistente alla inversione e quello che si va instaurando con fase opposta, all’atto dello switch qualcosa si deve comunque sentire dato che in questo caso quelle che intervengono sono variazioni nei tempi e nei livelli… ” Con parole diverse: “…Al momento della commutazione in controfase (sia in ambiente che in cuffia) di un segnale musicale tutte le stazionarie presenti (stanza, orecchio, altoparlanti -e loro membrane-…) si smorzano più rapidamente che [...]

DSR&NPS -verticale-

Leggi anche: DSR & NPS, Orizzontale A) Il suono è un’onda di pressione longitudinale che viaggia nell’aria a 340 m/sec (a 20°C). (Nell’acqua a 1200 m/sec, nel marmo a 3000 m/sec, nel ferro a 5127 m/sec) B) Vibrazione Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. La condizione fondamentale affinché si produca un suono è che sia messo in vibrazione un corpo vibrante e perché un corpo (anche un gas) sia definito vibrante, è necessario che sia elastico. Una corda, ad esempio, viene definita vibrante quando viene sottoposta a tensione. Quando una corda viene messa in vibrazione, si producono due nodi alle estremità ed [...]

DSR&NPS – orizzontale -

Leggi anche: DSR & NPS, Verticale Guardando la figura accanto (dsr-1), non è necessario fare alcuna ipotesi sul funzionamento del nostro sistema uditivo. Basta accettare che sia in grado di farci rilevare la direzione e il verso di quei vettori somma… A questo punto diventa immediato che per mantenere ferma la sorgente acustica indicata anche quando la posizione d’ascolto varia basta operara come nella figura accanto (dsr-2). Cosa che si ottiene semplicemente adottando dei diagrammi polari orizzontali di emissione illustrati nella figura successiva (dsr-3). Ma… La domanda sorge spontanea… A quali frequenze? E qui io rispondo. (DSR SYSTEM) Ma cosa [...]

Aneddoto

Esperienza vissuta durante l’esame di Macchine all’Università La Sapienza di Roma, con il Prof. Arnaldo Castagna (negli anni ’70 del 1900)… …Un ragazzo mooolto studioso e mooolto preparato, alla semplice domanda di Castanga su quanto tempo avrebbe impiegato un certo grave, date certe condizioni iniziali, a toccare il suolo, dopo avere calcolato con la massima attenzione il tutto (ma non riuscendo comunque ad evitare un banalissimo errore di virgola) dette una risposta evidentemente sbagliata. Castagna gli chiese (non è una barzelletta, ero presente personalmente, dato che fui l’esaminato successivo… E forse questo episodio mi fu favorevole) di salire in piedi [...]