Nel caso del DDELS la scelta del target di prestazioni che si voleva raggiungere è stata semplice: ottenere da un compatto diffusore da libreria/stand un suono in ambiente il più simile possibile a quello delle Delta 4, ovvero i modelli GR con il woofer molto vicino al pavimento.
Nelle Delta 4 i woofer sono posizionati molto vicini al pavimento per ottenere contemporaneamente due risultati che dovrebbero essere sempre ben presenti a tutti i progettisti di diffusori da pavimento e aggiungerne altri tre caratteristici della completa filosofia Giussani Research.
Avverto che nel riferirmi ai vari parametri e misure in gioco userò la stessa terminologia impiegata nel Cross-PC
I risultati garantiti da un posizionamento del woofer vicino al pavimento sono:
A) La eliminazione delle interazioni distruttive fra l’emissione diretta del woofer e quella della sua immagine riflessa dal pavimento.
B) Un utile incremento del livello della risposta Complessiva (emissione diretta) del Woofer in ambiente, che si riflette in un aumento della Risposta Globale che è la somma della Complessiva e della Energetica (campo riverberato). Cosa che consente di ottenere una sensibilità dell’intero sistema più elevata di circa 2 dB.
I tre risultati esclusivi GR relativi ai modelli Delta 4, ottenuti anch’essi grazie alla posizione del/i woofer molto vicina al pavimento sono invece:
C) L’ aumento della dimensione verticale della scena acustica virtuale secondo le modalità del DSR verticale.
D) La massima regolarità della risposta a bassa frequenza grazie alla attivazione del maggior numero possibile di onde stazionarie in modo di non avere “buchi” troppo evidenti alle basse frequenze. Cosa che con più woofer nello stesso diffusore migliora ulteriormente (come nelle Delta 4 R10 e in massimo grado nelle GR NPS-1000).
E) La massima consistenza delle prestazioni a bassa frequenza al variare dell’ambiente di installazione.
(Grazie al fatto che il pavimento e il soffitto sono quasi sempre, quantomeno nelle abitazioni moderne, le superfici di chiusura dell’ambiente più pesanti e più rigide, la importante interazione del woofer con il pavimento e con le stazionarie che si instaurano proprio fra pavimento e soffitto varia di poco al variare dell’ambiente stesso).
Tornando al DDELS, i primi elementi che si volevano aggiungere alle prestazioni di diffusori da stand costruiti secondo gli standard più comuni erano i seguenti:
A) In assenza della vicinanza al pavimento, per ottenere comunque risultati simili, rendere possibile la vicinanza ad altra superficie di chiusura con una installazione a parete (libreria).
B) Nel caso di eccessiva leggerezza della parete di appoggio o di installazione su stand, generare una emissione aggiuntiva di un suono non molto differente da quello che nelle Delta 4 viene emesso dall’immagine del/i woofer sotto al pavimento.
La soluzione trovata per garantire i risultati richiesti dal target prefissato è stata l’aggiunta di un secondo woofer laterale, che ha consentito anche di uniformare il più possibile la risposta in frequenza, grazie alla diversa distanza dei centri di emissione dei due woofer dalla parete posteriore, sia di raddoppiare la dinamica consentita.
A questo punto si sarebbe potuto decidere di impiegare due woofer identici (collegandoli semplicemente in parallelo) ma, rispetto alla soluzione DDELS che descriveremo fra poco, tale configurazione estremamente semplicistica sarebbe servita solo ad accrescere ulteriormente il livello in gamma medio-bassa superando il target desiderato.
Da tener presente infatti che l’emissione diretta dell’immagine sotto al pavimento tipica dei modelli Delta 4 è sempre un poco attenuata, sia perché il pavimento non è mai né infinitamente pesante né perfettamente rigido e sia perché la distanza del woofer-immagine dal punto d’ascolto è superiore a quella del woofer reale.
A questo punto, volendo attenuare un poco il woofer laterale, invece di farlo inserendogli semplicemente una resistenza in serie, si è preferito attenuarlo aumentandone la massa mobile, ottenendo di abbassarne la frequenza di risonanza e aumentarne il Qtc, garantendo così una risposta in frequenza più estesa rispetto a quella che si sarebbe ottenuta attenuandolo con una R in serie.
La massa mobile del woofer laterale è stata incrementata del 30%.
A ciò si aggiunga che il woofer frontale non doveva invece essere appesantito, per consentirgli di assolvere al meglio la sua funzione di woofer-midrange fino all’incrocio con il tweeter. Quindi la soluzione che avrebbe potuto garantire la maggiore estensione possibile alle basse frequenze, sia pure a prezzo di un decremento della sensibilità, ovvero quella di prevedere unna massa mobile maggiore per entrambi gli altoparlanti e poi porli semplicemente in parallelo (come nelle Delta 4 R10), non era praticabile.
Da tenere presente anche che se il woofer laterale avesse funzionato a frequenze superiori a quelle previste (ben inferiori ai 1000 Hz), il campo diretto frontale sarebbe risultato affetto da un fortissimo effetto di comb-filtering. Sicuramente da evitare.
La soluzione adottata, che abbiamo denominato DDELS, consente invece di dotare il modello GR Delta Butterfly (che incorpora numerose altre esclusive tecniche ben evidenziate nelle prove tecniche disponibili sia su carta che in rete) di offrire prestazioni timbriche e dinamiche di primissimo piano estremamente simili a quelle dei modelli da pavimento, dimostrando che le articolate scelte tecniche effettuate hanno potuto garantire i risultati desiderati.