Alcuni pensano che un woofer con un cono più leggero e dotato di un grande magnete sia, solo per questi motivi, capace di riprodurre meglio i transienti musicali, comunque venga impiegato.
Nulla di più falso dell’affermare che un altoparlante più veloce restituisce un suono più corretto dei transienti, specie se l’altoparlante è impiegato in un sistema multivia.
Il segnale musicale non è altro che la somma di un gran numero di segnali sinusoidali variabili nel tempo. Finché l’altoparlante non distorce, il suo moto complessivo in presenza di più segnali sinusoidali sarà pari alla somma dei contributi di ciascun segnale sinusoidale applicato. Per ciascuna sinusoide, la velocità massima con cui si sposterà l’equipaggio mobile dell’altoparlante sarà dipendente esclusivamente dalla frequenza del segnale applicato e dall’ampiezza dello spostamento generato (dalla quale dipende, oltre che dal diametro della membrana, la pressione acustica generata ad una certa distanza, a quella frequenza). Nel caso di un woofer (ad esempio) a parità di risposta in frequenza esibita dall’altoparlante montato in cassa, non conta se questa è ottenuta con una bobina lunga ed un cono pesante o con una bobina corta ed un cono più leggero ma filtrando il segnale con un filtro elettrico passa-basso, prima di inviarlo all’altoparlante. A parità di transiente applicato (segnale complesso contenente molti segnali sinusoidali contemporaneamente) la velocità alla quale si muoverà il cono dei due altoparlanti dell’esempio precedente sarà esattamente la stessa, sia durante il fronte di salita del transiente che durante quello di discesa.
I woofer in questione, alimentati con un segnale avente un fronte di salita perfettamente rettangolare, lo restituiranno arrotondato e addolcito nella stessa identica misura. La parte del transiente che manca per ricostruire il gradino rettangolare, dovrà quindi essere fornita dagli altri altoparlanti del sistema, preposti alla restituzione di tutto il resto della gamma audio, dalla frequenza di taglio passa-basso del woofer (comunque ottenuta) in su. Se poi il woofer impiegato fosse, per assurdo, in grado di restituire perfettamente, da solo, l’intera banda audio dai 20 ai 20.000 Hz il transiente non sarebbe affatto diverso da quello ottenibile impiegando un sistema multivia di capacità trasduzionali equivalenti (risposta in frequenza e fase acustica).
Diverse invece le considerazioni che si possono fare, prescindendo dalla teoria dei sistemi, nel caso di confronti di ascolto di altoparlanti diversi ai quali venga affidata una banda audio abbastanza ampia. Ove si confrontino altoparlanti dalle risposte in frequenza diverse, incorporanti anche gli effetti di eventuali picchi causati da break-up non ben filtrati, è facile trovarsi di fronte a una maggiore udibilità di frequenze armoniche quando le membrane vibranti sono più leggere.
In questo caso la sensazione di transienti più pronti fornita dai trasduttori “più leggeri” è facilmente e immediatamente attribuibile proprio al maggiore (sia pure errato) livello di tali armoniche, che costituiscono l’essenza stessa del segnale transiente.