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Aneddoto

Esperienza vissuta durante l’esame di Macchine all’Università La Sapienza di Roma, con il Prof. Arnaldo Castagna (negli anni ’70 del 1900)…

…Un ragazzo mooolto studioso e mooolto preparato, alla semplice domanda di Castanga su quanto tempo avrebbe impiegato un certo grave, date certe condizioni iniziali, a toccare il suolo, dopo avere calcolato con la massima attenzione il tutto (ma non riuscendo comunque ad evitare un banalissimo errore di virgola) dette una risposta evidentemente sbagliata.

Castagna gli chiese (non è una barzelletta, ero presente personalmente, dato che fui l’esaminato successivo… E forse questo episodio mi fu favorevole) di salire in piedi sulla sua scrivania. Poi gli chiese di saltare giù. Cosa che lo studente, un po’ perplesso, fece comunque senza obiettare toccando terra dopo una frazione di secondo. Nel frattempo il Prof. scriveva alcuni appunti su un suo blocco. Dopo un bel po’ guardò verso il malcapitato e gli chiese : “Come… è già a terra…? Credevo di dover aspettare ancora parecchi secondi! Vada pure… Si accomodi… Torni quando avrà “capito”…”

L’ultima domanda della mia interrogazione (dopo un bel po’ di dimostrazioni di teoremi e di domandine teoriche cattive) invece fu: “…A cosa servono quelle mezze lune sulle ruote delle locomotive a vapore?”. Io ricordo benissimo che non scrissi nessuna equazione, sulla lavagna, ma risposi subito a colpo sicuro ” Ad equilibrare la massa delle bielle, professore!”. Lui mi disse subito: “Si accomodi pure, il voto è trenta e lode…”.

Ciononostante, il mondo è tuttora pieno di serissimi e preparatissimi progettisti/imprenditori che stanno ancora cercando “avidamente” di realizzare la famosa “sfera pulsante” in quanto sono convinti che si tratti della “sorgente acustica ideale”.
Non hanno “capito” che la parola “ideale” in questo caso non significa “magnifica”, “perfetta”, “migliore in assoluto”, bensì solamente che è un “modello ideale” (da usare tipo “mattone”) per poterci fare dei calcoli che altrimenti sarebbero troppo difficili, ma che con le sorgenti reali e la loro necessità di ottimizzazione in campo hi-fi non ha proprio nulla a che vedere (e, tanto per non uscire troppo dal seminato, il DSR, ad esempio, tutto ciò lo ha dimostrato sul campo da “molto” tempo)…